Un rigore assurdo piega l’Atalanta nel primo atto dei Play-off di Champions League, costringendo gli orobici a partire in svantaggio nel ritorno previsto tra sei giorni. Una sconfitta rispondente a quanto visto sul campo, con i lombardi in grave affanno, ma che lascia una scia di recriminazioni del tutto giustificate. La vera Atalanta, di cui in Belgio non si è vista l’ombra, può comunque ribaltare il risultato avverso, al ritorno.
A sorpresa, il Bruges sembra l’Atalanta
Alla vigilia sembrava che per il Bruges non ci fosse scampo. Un’impressione che si è rapidamente dissolta all’avvio della gara, coi padroni di casa che decidono di alzare subito il ritmo, facendo leva sulle caratteristiche che sono ormai un marchio di fabbrica degli uomini di Gasperini. Tanta corsa, aggressività e pressione intesa a impedire ai nerazzurri di alzare il proprio baricentro. Una ricetta che ha dato i suoi frutti al quarto d’ora, quando Posch ha perso il confronto con Talbi, con conseguente cross di quest’ultimo per Jutgla, che non ha avuto difficoltà a sferrare un violento fendente quasi all’altezza del dischetto che ha superato Carnesecchi.
Il successivo quarto d’ora è proseguito sulla stessa falsariga, con l’Atalanta che ha però potuto approfittare in seguito del logico calo fisico del Bruges. Ne è conseguito il pareggio, arrivato alla fine del tempo, grazie ad un cross di Zappacosta intercettato di testa da Pasalic, che non ha lasciato scampo a Mignolet. Un pareggio che, a posteriori, si è però rivelato una semplice illusione.
Un rigore assurdo decide la contesa
Nel secondo tempo, infatti, l’Atalanta è tornata con lo stesso piglio della parte iniziale, permettendo al Bruges di riprendere il suo tourbillon, caratterizzato da un paio di conclusioni molte insidiose. Anche gli orobici, però, pur chiaramente in serata negativa, sono riusciti ad affacciarsi pericolosamente nell’area avversaria. In particolare con una conclusione di Samardzic fuori, e con un fendente di De Ketelaere parato da Mignolet.
Il finale, però, si è rivelato velenoso per la banda di Gasperini. Una palla persa da Palestra ha infatti dato modo ai padroni di casa di innescare un contropiede, su cui Hien ha intercettato il pallone muovendosi però in maniera scomposta, colpendo Nillson al volto. Non tanto grave, comunque, da giustificare il rigore fischiato a sorpresa da Meler e messo a segno dallo stesso Nillson. Ora non resta che attendere il ritorno per capire se per l’Atalanta si è trattato solo di una serata negativa.