In casa Roma la trasferta in casa del Porto era molto temuta, anche alla luce dei precedenti. Alla fine, però, se c’è una squadra che può recriminare è proprio quella capitolina, letteralmente padrona del campo per un’ora. Capace però di mettere ancora un evidente difetto, l’incapacità di evitare clamorosi vuoti, come quello che ha condotto al pareggio dei padroni di casa. Arrivato in un momento in cui i lusitani non sapevano letteralmente cosa fare, di fronte all’arrembare giallorosso.
Un primo tempo di marca romanista
La partita è iniziata con un errore di Saelemaekers che ha permesso al Porto di innescare un contropiede per fortuna rintuzzato dalla retroguardia giallorossa. Da questo momento, in pratica, è stata solo Roma, ripetutamente dalle parti di Diogo Costa, ma incapace di sfruttare al tiro l’evidente superiorità tecnica. Nel frattempo, però, l’arbitro Stieler aveva già dimostrato il motivo per il quale le squadre ospiti con lui non vincono mai.
Dopo aver solo ammonito Varela, per una entrata assassina su Dybala, ha infatti iniziato ad ammonire anche i sospiri degli uomini di Ranieri. Nonostante ciò, i giallorossi hanno continuato a presidiare la metà campo avversaria, senza minimamente soffrire la presenza del temuto Omorodion. E in pieno recupero sono quindi passati in vantaggio, con Baldanzi lesto a strappare un pallone a centrocampo per poi smarcare Celik, il cui cross ha dato via ad una carambola che gli ha fatto tornare la palla tra i piedi, permettendogli di bucare il portiere avversario.
Secondo tempo a senso unico, ma poi arriva il patatrac della Roma
La ripresa è iniziata senza gli ammoniti Saelemaekers e Koné, a dimostrazione dell’incidenza in negativo di Stieler sulla contesa. Nonostante ciò la Roma non ha avuto alcun problema a gestire il vantaggio, cercando anzi la rete del raddoppio. Al 66′, però, la svolta della gara: prima Cristante si fa parare una conclusione di testa da Diogo Costa e poi il resto della squadra si fa trovare colpevolmente scoperta sul successivo angolo. Ne approfitta Pepe che che si invola in campo aperto, murato dalla difesa. La palla, però finisce a Moura che riesce a insaccare dal limite, anche grazie ad una sfortunata deviazione di Baldanzi.
La Roma prova a ripartire subito, ma dopo sette minuti arriva l’espulsione di Cristante, per doppia ammonizione. Che costringe Ranieri a togliere Dovbyk e la squadra ad asserragliarsi in area. La pressione dei padroni di casa si limita ad una serie di tiri da fuori, senza mai costringere Svilar all’intervento, se non per respingere qualche cross dalle ali. Alla fine l’1-1 appare stretto alla Roma, che deve però recriminare soltanto con sé stessa per l’incapacità di gestire il prezioso vantaggio. Ora resta il ritorno all’Olimpico, in cui la Roma potrebbe non avere Dybala, out dopo l’entrata killer di Varela.