La Roma reagisce all’eliminazione dalla Coppa Italia passando sul campo del Venezia, alla fine di una partita resa complicatissima dalle precarie condizioni del campo, pesantissimo a causa del diluvio che non ha mai smesso di flagellarlo per tutto la durata della contesa. Con questo successo i giallorossi salgono a 34 punti e possono guardare con qualche speranza alle squadre che li precedono. Resta invece a 21 il Venezia, penultimo a cinque punti dalla salvezza.
Il campo pesantissimo ha reso la gara una vera battaglia
La partita ha assunto immediatamente l’aspetto di una battaglia, resa tale dal pantano formatosi sul campo di gioco, flagellato anche dal vento. I giallorossi si sono presentati in laguna privi di Hummels e Paredes, lasciati a riposo, e Konè squalificato. Al posto del francese il suo connazionale Gourna-Douath, schierato da Ranieri per provare a dare consistenza fisica alla mediana.
L’ex Salisburgo si è subito trovato a suo agio nel clima di battaglia, senza mai tirare indietro il piede, tanto da procurarsi un cartellino giallo dopo pochi minuti. Nonostante ciò ha continuato a muoversi molto, mixando le doti di interdizione ad alcune notevoli verticalizzazioni. Se n’è giovata la squadra ospite, che ha potuto installarsi nella metà campo lagunare, creando alcune interessanti occasioni. In particolare con Dovbyk, di piede e di testa, e con Mancini, la cui incornata su una punizione di Dybala è stata salvata quasi sulla linea di porta da Nicolussi Caviglia.
Il Venezia si è affacciato raramente dalle parti di Svilar e in una di queste occasioni ha chiesto il rigore, per un fallo di mano di Mancini e un’entrata di Cristante. Entrambe le richieste cassate prima da Zufferli e poi dal VAR.
La rete decisiva è di Dybala
Il secondo tempo è iniziato sulla falsariga del primo, con il Venezia che ha cercato comunque di tenere alto il ritmo, per impedire alla Roma di ragionare. Al 56′, però, è arrivato il patatrac, con Marcandalli in entrata scomposta su Angelino, su una palla vagante al limite dell’area. Il rigore trasformato dal solito Dybala si è a questo punto rivelato un macigno per i veneti, privi della necessaria qualità per mettere in difficoltà la retroguardia giallorossa.
Nell’oltre mezzora che separava la partita dal suo naturale epilogo, gli uomini di Di Francesco hanno manovrato anche in maniera interessante, senza però mai riuscire ad affacciarsi seriamente dalle parti di Svilar. Ai giallorossi è quindi bastato controllare con attenzione, per portare a casa tre punti resi preziosi proprio dalle precarie condizioni del rettangolo di gioco.